Programma 2014





PROPOSTE PER ELEZIONI AMMINISTRATIVE 2014
SEL (SINISTRA, ECOLOGIA E LIBERTA') CIRCOLO DI CARPI


Il presente programma, o meglio come ci piace chiamarlo “insieme di 10 punti di progetto” raggruppati per aree tematiche secondo le nostre sensibilità, che introduciamo brevemente e sviluppiamo con una serie di proposte pratiche ma di un certo profilo, con un sguardo lungo orientato al futuro, perchè tutti possano identificarle chiaramente e valutare successivamente sulla loro realizzazione, scelta “nuova” e pragmatica
Al centro di ogni proposta, fin dalla prima, abbiamo messo il tentativo di rimettere al centro dell'azione dell'Amministrazione che vorremmo l'uomo, la persona con le sue necessità e desideri, ma vista nella sua versione sociale, di integrazione con gli altri (italiani o nuovi cittadini), perchè riteniamo che solo una ritrovata solidarietà reciproca ed una forte coesione sociale potranno tenere in piedi la nostra società in questi tempi di crisi e di riduzione delle risorse, senza annegare nelle paure, nell'individualismo e nell'egoismo.

TRASPARENZA, CONDIVISIONE E COINVOLGIMENTO: STOP AI COMITATI
Carpi negli ultimi anni è diventata un po’ la città dei comitati, anche per materie non sempre importantissime (parco lama, fonderia, taglio alberi, senso unico Remesina, spostamento campo nomadi, ecc.) questo ha origine nel vento di anti politica e nella sfiducia verso le istituzioni che si respira in Italia, ma in parte è anche dovuto ad un contatto coi cittadini, soprattutto preventivo rispetto alle scelte, che è parso scemare sempre più, non accettabile per una forza di centro-sinistra che pensa alle persone.
  • rimettere al centro dell’azione politica l'informazione del cittadino e il suo coinvolgimento nelle scelte con tutte le forme possibili, dal contatto diretto alle nuove tecnologie; ovviamente al termine di un percorso, lungo o breve in base all'importanza, una decisione finale deve esser presa, ma solo passando attraverso un confronto, anche faticoso ma spesso arricchente, si limiterà la pratica delle reazioni oppositive spontanee od organizzate della cittadinanza
  • deve essere messa a disposizione dei cittadini il maggior numero di informazioni riguardo alle spese ed  alla gestione comunale per creare maggior trasparenza sulle stesse, anche con pubblicazione di schede 
  • rivalutare il ruolo delle consulte tematiche, verificarne l’attività e dar loro nuovo impulso come importante luogo di confronto, contatto e proposta con la città


TERRITORIO, AMBIENTE, CASA, ENERGIA, RIFIUTI E MOBILITA'
Aumentare con ogni mezzo la sensibilizzazione della cittadinanza sulla necessità di uno sviluppo economico sostenibile, che non produca inquinamento, che non mangi territorio agricolo, che riduca la produzione di rifiuti da smaltire, che riduca il consumismo e porti al riutilizzo delle cose e ad uno stile di vita più sostenibile

  • stop all’espansione edilizia almeno per la durata della legislatura, blocco del PRG 2000 ai diritti acquisiti ad oggi, abbandonando il progetto della città di 80.000 abitanti 
  • il futuro PSC deve esser a saldo zero di nuovo territorio consumato, puntando sulla riqualificazione dei quartieri più vecchi, puntando anche a ricavare nuovi spazi verdi e zone per i servizi.
  • spinta alla rivalutazione, riqualificazione e ristrutturazione edilizia urbana, puntando ad alti standard energetici e antisismici
  • l'edilizia residenziale di pregio non conosce soste, quella popolare è quasi ferma, e Carpi ci sono migliaia di unità immobiliari vuote/sfitte, molte anche nuove; il Comune dovrebbe monitorare direttamente la situazione, poi agire sulla fiscalità locale per cercare di far mettere a disposizione tali appartamenti, fornendo contemporaneamente garanzie con fondi a tutela dei proprietari, stimolando così anche l'emersione dal “nero”
  • estendere il “bosco della Cappuccina” creando un grande parco urbano, tra la Tangenziale, il Parco del cimitero e via Peruzzi
  • realizzazione integrale del Parco Lama, progetto portato avanti dall’omonimo comitato, un grande parco-campagna, spostando quanti più volumi costruttivi su altre zone, attivandosi da subito per superare l'attuale impasse di 7 anni con proprietari di diritti edificatori, con l'obiettivo di  iniziare a realizzare il parco entro fine legislatura 
  • puntare all'obiettivo Europa 2020, detto anche 20-20-20 (20% di energia rinnovabile, aumento del 20% di efficienza energetica e riduzione del 20% di consumi energetici), magari per superarlo un domani 
  • utilizzo sempre più massiccio di energie rinnovabili, ad esempio pannelli fotovoltaici sugli edifici pubblici, ma impedendo l'utilizzo del suolo agricolo come sede per i campi fotovoltaici
  •  stop ad ulteriori centrali / strutture inquinanti (inceneritori, discariche, ecc.)  nel nostro territorio, vigilando ed informando la cittadinanza sulle iniziative anche dei privati come per gli impianti a biogas
  • estendere la raccolta porta a porta a tutta la città e alle frazioni, iniziando da quelle più limitrofe ed andare verso il calcolo della tassa sui rifiuti  sull’effettivo conferimento dell'indifferenziato
  • Aimag deve rimanere autonoma: è una società che funziona e non sono chiari quali sarebbero i vantaggi diretti nell'inglobamento in Hera; verificare la possibilità di scorporare da Aimag la gestione dell'acqua, bene comune primario, come definito da recente referendum
  • verificare il gradimento e la fattibilità di estendere la ztl ad altre aree del centro e nello stesso tempo aumentare i percorsi ciclabili (obiettivo: una ciclabile l’anno) che dalle periferie arrivino in  centro storico, ma anche verso le aree industriali
  • incentivare concretamente con sconti e promozioni iniziative di mobilità condivisa e meno inquinanti come bici pubbliche, car sharing, car pooling, monitorandone costantemente risultati ed andamenti
  • incentivare il trasporto pubblico sul territorio, continuando ad investire su Arianna, con iniziative, promozioni e sempre maggior informazione, magari in accordo con le associazioni dei commercianti
  • insistere con regione e Trenitalia perché investano sulla linea Modena/Mantova e sui mezzi, per rendere regolari le corse
  • migliorare il collegamento stradale nel territorio comunale verso Correggio, Reggio e la stazione ad alta velocità, ma anche un ripensamento della viabilità verso Modena, che è sostanzialmente quella romana, tortuosa e con tante limitazioni
  • dopo la chiusura dell’anello di circonvallazione su via Griduzza riprendere il programma di costruzione di rotonde sula tangenziale Losi ed affrontare il tema del passaggio a livello di via Roosvelt


LAVORO E SVILUPPO
Anche se tante categorie legate al '900 non sono più attuali il valore del lavoro (che deve essere buono, con prospettive, non precario nè scambiato con la salute), rimane la base per la crescita economica e sociale, non si può quindi non metterlo tra le priorità, soprattutto in questo momento di crisi, facendo attenzione alle necessità del nostro sistema industriale manifatturiero ed alla piaga strisciante della criminalità

  • l'Amministrazione Comunale non deve più essere neutrale nei processi di ristrutturazione aziendali che si possono sviluppare sul territorio: si deve tornare ad una posizione attiva cercando di salvaguardare le attività sul territorio ed i posti di lavoro 
  • sostenere la formazione, con forme più snelle e mirate rispetto al passato fatto di pesanti enti di formazione, ad es. con borse di studio mirate, messa in rete di offerta/richiesta di stage formativi tra aziende e scuole superiori, contributi su corsi professionali 
  • concessione di spazi comunali in comodato d'uso attraverso bandi per premiare progetti innovativi o per l'apertura di nuove attività (magari recuperando mestieri tradizionali) in collaborazione con le associazioni di categoria
  • agire per semplificare le procedure e tempi di attesa dovuti alla burocrazia locale per le imprese ed attività commerciali, creando uno sportello per le imprese, digitalizzare sempre di più le pratiche
  • incentivare controlli sul lavoro nero e non regolare, sostenere l'attività degli organi ispettivi per garantire legalità nei luoghi di lavoro: garantire opportunità per tutti ma nel rispetto delle regole; controllare la filiera dell'appalto e subappalto che, soprattutto in settori come l'edilizia, può nascondere abusi e prassi lesive dei diritti dei lavoratori, quando non anche infiltrazione di malavita
  • combattere le infiltrazioni malavitose nelle pratiche di appalto pubbliche, che sono un importante parte del mercato locale sia nei lavori che nelle forniture di beni e servizi, applicando rigorose procedure antimafia e cercando di evitare logiche di massimo ribasso come metodi di aggiudicazione
  • potenziare le infrastrutture reali, telematiche (come la fibra ottica) e le reti organizzative per favorire lo sviluppo economico e sociale del territorio.
  • sviluppare un piano di marketing territoriale che punti a rendere il territorio attrattivo per gli investimenti; questo passa per tutti i punti precedentemente esposti, la messa in sicurezza del territorio, il potenziamento del capitale umano con la formazione professionale e universitaria, rapporti chiari e semplici con la Pubblica Amministrazione, il contrasto alla criminalità e la promozione delle eccellenze carpigiani anche sui mercati esteri.


GIOVANI – CENTRO STORICO- CULTURA/E
Una città che guarda al futuro non può non investire sulle esigenze dei giovani (che qui tratteremo non per la parte lavorativa) e sul suo cuore pulsante in centro storico, così come è obbligatorio porsi il problema di una buona integrazione dei nuovi cittadini

  • in città esiste un importante cartellone di iniziative culturali promosse dal Comune, spesso con un taglio elevato. Bisogna coordinarlo tra i vari servizi culturali per evitare sovrapposizioni e cercare di promuovere iniziative dal basso, anche con fondi di bilancio da destinare a iniziative non “istituzionali”
  • contrariamente a quanto qualcuno dice di cultura “si mangia”:  un obiettivo dell’Amministrazione deve essere quello di offrire direttamente e di permettere la nascita e lo sviluppo di opportunità culturali, mettendo i cittadini a conoscenza di queste. Il Comune deve offrire luoghi e modi affinché possano svilupparsi offerte dal basso, dando particolare spazio alle iniziative spontanee
  • creare un piano degli spazi comunali disponibili, verificandone le destinazioni compatibili ed i costi di gestione/utenza, per poterli utilizzare e metterli a disposizione della cittadinanza, ad es. vari spazi del castello dei Pio, l'ostello costruito che si deve aprire, le sale annesse al centro giovani, ecc...
  • creare un luogo partecipato, anche presso un istituto culturale già attivo quale ad es. la biblioteca, destinato a tutti i soggetti del territorio, per la produzione e la pratica di attività e novità culturali ed artistiche, ma anche didattiche e del sapere, anche in collaborazione con scuole superiori
  • il centro storico deve diventare vivo tutto l’anno, un centro di aggregazione all'aperto che sappia unire l’offerta privata (locali, iniziative private) con quella pubblica (spazi, offerta culturale, iniziative pubbliche), stimolandola e mettendola in rete: la presenza di gente è il miglior deterrente al degrado; è importante un coordinamento costante con associazionismo e privati, come avviene per l'estate, il modello è una “Carpi estate” che duri 12 mesi, che dia un senso forte di città, e non solo nel centro storico
  • non potendo prescindere dall’attenzione ai costi diventa quindi fondamentale, oltre ad un sempre maggior coinvolgimento del volontariato e dei privati, anche un accentramento della ricerca di sponsor e partner in un ufficio, ed un loro monitoraggio costante.
  • agire dal punto di vista regolamentare sia per incentivare l'apertura di nuove attività commerciali in centro che per ampliare le possibilità di realizzare eventi anche serali, prevedendo dove possibile facilitazioni su orari, permessi e possibilità di produzioni, almeno nei fine settimana; serve un cambiamento culturale per andare verso una maggiore tolleranza tra le esigenze delle generazioni
  • è scontato parlare di promozione delle eccellenze del territorio, ma si ha l'impressione che queste finite le fiere/iniziative evaporino: in centro non rimane traccia né delle produzioni alimentari né di quelle agricole; bisognerebbe cercare di caratterizzare maggiormente la città, o almeno il suo centro, in collaborazione con associazioni di categoria
  • il nostro territorio ha solide radici antifasciste, ma i rigurgiti fascisti e razzisti non consentono di abbassare la guardia su tali tematiche quindi, oltre a mantenere ed aumentare le tante iniziative specifiche in collaborazione con varie associazioni, sarebbe importante dare un segnale forte sul tema, proseguendo nella ristrutturazione, semplice e senza progetti sfarzosi, dell'ex campo di concentramento di Fossoli, con l'obiettivo di renderlo interamente fruibile (obiettivo una baracca all'anno); da Carpi partono i treni della memoria per gli studenti verso Auschwitz, ma ben pochi di quei ragazzi visita il campo da dove partivano i deportati; nel percorso della memoria manca il punto di partenza di quei tragici viaggi, lasciato in gran parte in stato di abbandono, poco sfruttato come fondamentale testimonianza della barbarie, come potrebbe essere fatto il collaborazione con le Associazioni patriottiche e la Fondazione del campo stesso
  • il tema della multiculturalità è molto importante: che lo si voglia o meno stiamo andando sempre più verso una società multietnica, e governare questo passaggio è fondamentale per diffondere conoscenza reciproca e ridurre le paure e le tensioni sociali; è necessario uscire dalla logica emergenziale per strutturare servizio comunale dedicato al rapporto con i cittadini migranti, da realizzare ampliando lo sportello immigrazione già esistente all’interno dei servizi sociali;  lo sportello deve diventare laboratorio di contatto con le comunità, per analizzare problemi strutturali e fucina di risposte verso tutti, dall’inserimento scolastico al tema abitativo, lavorativo o anche di sicurezza.


SCUOLA E SAPERI
Una società che si voglia dire tale non può prescindere dall'investire nella scuola, luogo di crescita dei futuri cittadini, la riduzione di investimenti in questo settore porta direttamente ad una riduzione della cittadinanza attiva capace di esercitare i propri diritti, e quindi ad una ovvia contrazione del tessuto democratico, situazione che ogni amministrazione deve contrastare coi propri mezzi

  • è importante, se non un accorpamento tra gli Assessorati Scuola (i cui servizi sono ormai passati in Unione) e Cultura, almeno un'azione in stretto rapporto tra i due settori dal punto di vista del governo politico, ottimizzando così al meglio le offerte degli istituti culturali anche al servizio delle scuole, con il coinvolgimento delle stesse nelle scelte culturali e formative
  • è importante rivedere ed aggiornare il “piano per la scuola” per tenerlo al passo delle necessità che le scuole palesano, dai servizi per l'accesso alle esigenze legate all'alfabetizzazione o alla disabilità ed i “nuovi” bisogni educativi speciali
  • mantenere alta l'attenzione sui servizi offerti di nido d'infanzia mantenendo le percentuali di accoglimento oltre il 90% dei richiedenti ed andando verso l'obiettivo europeo dell'offerta del 30% di posti rispetto alla popolazione in età; continuare a garantire, nell'insieme del sistema pubblico – privato, la quasi totalità di accoglimenti di richiedenti per la scuola d'infanzia, monitorando la situazione per evitare la concentrazione squilibrata di bambini non italiani nelle scuole pubbliche, intervenendo nel caso sulle convenzioni con le scuole autonome
  • è importante mantenere quantomeno i servizi attuali per l'infanzia (0 – 6 anni) in gestione diretta. Per fare questo è importante anche un controllo rigoroso delle dichiarazioni ISEE su cui si basano le rette ed una verifica puntuale delle situazioni dubbie e delle morosità, per evitare furbizie e disuguaglianze


SPORT ED IMPIANTISTICA SPORTIVA
Carpi ha una lunga tradizione di sport popolare per tutti, che va difesa ed incrementata, anche verso “nuovi” sport, ma l’urgenza è il confronto con le opportunità che realtà professionistiche d’eccellenza presentano e con l’arretratezza ormai di molte strutture, in particolare nelle 3 di base che ogni città di un certo peso dovrebbe avere: stadio, piscina e palazzetto dello sport

  • Carpi è stata all’avanguardia in merito ma ora da anni la situazione langue, lo stadio Cabassi è vetusto ed è stato sistemato per lo più grazie al forte intervento della società Carpi calcio, ma occorre ragionare sul suo futuro, anche in un’ottica di stadio non solo dedicato al sport /calcio 
  • auspichiamo che dopo oltre un decennio partano davvero i lavori per la nuova piscina, che sia funzionale e non faraonica, che sia gestita in modo innovativo, facendo coesistere le necessità agonistiche che ricreative, come avviene già in diversi Comuni a noi vicini 
  • il palazzetto dello sport, carente fin dalla costruzione, ha bisogno di una soluzione adeguata, anche in compartecipazione con privati o altri enti con il credito sportivo: non si può semplicemente ignorare il problema, non si possono perdere realtà sportive ed opportunità per la città come è accaduto di recente col volley; sarebbe importante realizzare un campo da calcio sintetico 
  • serve una programmazione delle opere, anche integrata, ragionata sulle esigenze e senza sprechi, che preveda impiantistica anche per sport nuovi in città come il rugby o che han guadagnato la ribalta nazionale come la pallamano in serie A1, in collaborazione con le imprese e le società
  • la partecipazione a competizioni nazionali delle nostre squadra porta opportunità di immagine, di ritorni in termini di tifosi, che vanno gestite, in collaborazione con le società, è utile interessarsene anche in termini turistici e di promozione alle aziende del territorio, e non solo premiare lo sportivo dell’anno 
  • sulla pratica giovanile bisogna prestare sempre attenzione indagando le difficoltà che le famiglie possano avere nel far partecipare i bambini, anche prevedendo eventualmente un intervento/contributo per aiutare nella pratica sportiva bambini di famiglie con meno possibilità


WELFARE, SERVIZI ED ESIGENZE SOCIALI, SANITA'
Il modello di sviluppo italiano, incentrato sul welfare pubblico per tutti i cittadini, ha contribuito al raggiungimento di un benessere sconosciuto fino due generazioni fa, basato anche sul ragionamento che la “prevenzione” sociale e sanitaria evitando costi economici ed umani successivi; le idee neo liberiste, oltre a sprechi e male gestioni, stanno mettendo in difficoltà questo pilastro della nostra società, nel momento in cui l'invecchiamento della popolazione fa emergere nuove e maggiori problematiche e la crisi morde

  • per fornire una migliore assistenza bisogna costruire un coordinamento fra tutti i soggetti pubblici e privati che ne erogano “pezzi”, tutti sulla base di valutazione della situazione economica della famiglia, anche allargata: un’assistenza che garantisca la dignità e l’inclusione sociale è un diritto e non un‘elemosina 
  • si deve garantire sostegno anche con nuove misure, ai cittadini in difficoltà, lavorativa o familiare, anche temporanea, nei pagamenti delle rette dovute per i servizi , verificando contemporaneamente e  rigorosamente le dichiarazioni isee per individuare eventuali non aventi diritto 
  • il Comune deve definire meglio alcune priorità: integrazione tra le prestazioni sanitarie con le esigenze di assistenza sanitaria. Il rapporto fra AUSL e ASP è insufficiente, di fatto vi è ben poca integrazione, deve essere invece praticata concretamente la presa in carico del cittadino bisognoso di cure prevista per legge, garantendogli la continuità assistenziale tra sanitario e sociale
  • case di riposo: le attuali strutture pubbliche sono insufficienti a rispondere alla domanda crescente con l’aumento dell’età media della popolazione, della frammentazione delle famiglie ed anche l’incremento della non autosufficienza, è indispensabile programmare un aumento della ricettività vagliando le varie possibilità 
  •  incentivare su tutto il territorio le cosiddette “case della salute”, con accorpamenti di servizi e professionisti, per farle diventare una vera e propria struttura socio-sanitaria
  • per rispondere alle esigenze crescenti è indispensabile che a Carpi venga superata l’attuale grave carenza di personale nei presidi specialistici pubblici, perché molti cittadini vengono dirottati al privato o fuori distretto / provincia; è fondamentale un impegno forte e costante dell'Amministrazione in questo, e nei successivi, ambiti sanitari
  • ospedale Ramazzini: riteniamo fondamentale la presenza dell’ospedale sul nostro territorio,  altresì ci rendiamo conto che non è possibile pensare a progetti faraonici di nuovi ospedali in casa nostra; va rafforzata la struttura esistente, sia dal punto di vista delle strutture che del personale e dei materiali.  L’ospedale di Baggiovara non permette grossi investimenti in reparti specialistici a Carpi, però riteniamo che la gestione dei reparti base, con alcuni punti di eccellenza, debba essere mantenuta. Carpi deve mantenere la possibilità di curare, per gli interventi più comuni, i propri cittadini in casa, così come deve poter fare Mirandola, la bassa infatti non deve “pagare” lo scotto di un ospedale di Baggiovara sovradimensionato 
  • vigilare sul corretto impiego dei contributi destinati alle strutture del territorio, con attenzione sul corretto utilizzo dei parametri legati ai posti letto ospedalieri sugli abitanti, perchè non vengano ridotti, magari ampliandoli in favore di altre realtà

STRUTTURA COMUNALE E UNIONE
La struttura comunale, anche se suddivisa in più gestioni, distrettuali come l’Unione o anche settoriali come l’ASP, resta però il fulcro dell’azione di un’Amministrazione, oltre a rappresentare probabilmente il maggior “datore di lavoro” del territorio, è quindi importante conoscerla e gestirla senza delegare le competenze
  • è importante non esternalizzare servizi, o quantomeno soppesare prima per bene i pro ed i contro in ogni operazione, come dimostrato bene dall’appalto della Biblioteca, poi esauritosi, con la re-internalizzazione della gestione e con spostamento e riqualificazione di personale interno 
  • ci deve essere una gestione anche politica del personale interno, il necessario livello tecnico nei confronti sindacali non può essere l’unico, l’Amministrazione deve parlare ai dipendenti anche con voce propria e non solo demandando, pur nel rispetto delle competenze di legge 
  • la definizione di obiettivi e la valutazione del raggiungimento degli stessi ad ogni livello della struttura, deve essere trasparente e verificabile, così come è auspicabile un coinvolgimento dei lavoratori 
  • l’aggregazione di servizi garantita dall’Unione Terre d’argine è positiva, ma nel caso di passaggi di servizi devono verificarsi sempre omogeneizzazioni di pratiche tra gli enti ed economie di scala nei costi, così come è bene verificare l’attuazione delle stesse modalità sull’esistente
  •  essendo l’unione un ente di 2° livello si deve cercare di dare rappresentatività, anche non ufficiale, a tutte le forze politiche presenti nei Consigli Comunali dei Comuni del distretto, per limitare lo svuotamento di competenze dei singoli Consigli Comunali, oltre a dare sempre maggiore informazione delle attività dell’Unione stessa, perché non passino sotto traccia le decisioni
  • l’ASP sui servizi sociali è pochissimo conosciuta sul territorio: è bene divulgarne i servizi, farla conoscere alla città ed esplorare per intero le possibilità d’azione che offre questa forma di gestione

GOVERNO RISORSE / FONDAZIONE CASSA RISPARMIO
Da anni la Fondazione è un importante motore dell'economia cittadina, vero e proprio salvadanaio istituzionale per mille attività e realizzazioni, centro nevralgico delle risorse territoriali, che però sembra sempre più rispondere a logiche interne
  • è importante che le risorse della Fondazione non vengono utilizzate in tanti modi diversificati, disperse in tanti rivoli e spesso disperse in iniziative la cui rilevanza non è di facile individuazione, quindi riteniamo necessario che vengano individuate alcune chiare linee di attività al servizio delle necessità della città  e che la Fondazione, pur nella sua autonomia gestionale, debba seguire prioritariamente
  • è importante agire sulla dirigenza della Fondazione, su cui gli Enti Locali hanno possibilità di manovra, per ottenere un rinnovamento della stessa, perché il ricambio diventa necessario nelle istituzioni dopo tanti anni

DIRITTI CIVILI, LAICITA', LIBERTA'
La secolare spinta dell'uomo, in particolare di quello con minori possibilità, verso un miglioramento della propria condizione e diritti universali, lavorativi, previdenziali, civili, sanitari, ecc. non si deve ora interrompere, la nuova frontiera è legata spesso alla sfera dei diritti “etici” legati ora più alla morte che non alla vita, legati alle differenze di sesso, etnia, religione od orientamento sessuale, su cui bisogna investire per quanto possibile da parte di un comune
  • proponiamo venga istituito un registro delle coppie di fatto, anche omosessuali, ed un registro per il testamento biologico 
  • conferimento della cittadinanza “onoraria” annualmente ai bambini nati a Carpi, dovunque provengano i genitori
  • garanzia di usi e costumi per tutti, ma con tutela della laicità della società, in un'ottica di diritti ma anche di doveri, perché la multiculturalità è un’opportunità ed un valore aggiunto che non deve sfociare nell’illegalità

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